Broker Materie Prime NO ESMA: Guida e Lista dei Migliori

Torniamo a parlare di opportunità che ci sono offerte dai broker NO ESMA e lo facciamo dedicandoci ad una delle categorie di asset più interessanti tanto per chi è alle prime armi, tanto per chi invece ha già una certa esperienza nel trading.

materie prime trading
Le materie prime sono uno degli investimenti più interessanti per chi inizia oggi a fare trading

La guida degli esperti di BrokerNOESMA.com di oggi verterà infatti sui migliori broker NO ESMA per le materie prime: analizzeremo insieme nel corso di questa guida approfondita le possibilità che vengono offerte al di fuori dell’Europa per chi vuole investire in oro, argento, petrolio, gas naturale, ma anche nelle altre materie prime energetiche, alimentari o preziose.

Conviene davvero investire in materie prime con un broker NO ESMA? È davvero una soluzione migliore rispetto a quanto viene offerto oggi in Europa? Analizzeremo anche questo aspetto specifico della vicenda, cercando di capire se, per investire appunto in materie prime, è il caso o meno di muoversi al di fuori dell’Europa.

Non senza parlare anche, in senso diretto, di questa categoria di asset. Perché potresti sicuramente avere già le idee molto chiare su oro & co., ma non ti nuocerà passare qualche minuto leggendo la guida che i nostri esperti hanno preparato per te.

Se vuoi saperne di più sul miglior broker NO ESMA per investire in materie prime, sei davvero nel posto giusto. Continua a leggere!

Una breve premessa: perché investire in materie prime?

Se sei arrivato su questa pagina, magari avrai già un’idea abbastanza definita di cosa voglia dire investire in materie prime. Vale comunque la pena affrontare un approfondimento minimo sull’argomento, un approfondimento che ti permetterà di saperne di più su cosa voglia dire effettivamente andare a impegnare i tuoi capitali in questa categoria di asset.

vendita scoperto materie prime no esma
Con le commodities e i broker che ti consigliamo in questa guida puoi anche vendere allo scoperto

Innanzitutto gioverà ricordare che l’insieme delle materie prime è decisamente eterogeneo: siamo infatti davanti ad una categoria di asset che hanno logiche di mercato proprie, rispondono a diverse notizie di carattere macroeconomico, vengono impiegate in settori diversi e hanno dinamiche relative alla domanda altrettanto diverse. L’unico punto in comune di questa categoria di asset è il fatto di essere beni fisici e di essere sovente utilizzati come prodotti intermedi industriali.

Analizzeremo una per una le principali materie prime che vengono scambiate sui principali mercati finanziari internazionali, per capire anche le caratteristiche che dovrebbero avere i migliori broker per investire in materie prime, tra quelli ovviamente NO ESMA, dato che è di questo che parliamo nello specifico della guida di oggi.

Oro

Partiamo dalla materia prima per eccellenza, l’oro. Parliamo di un metallo prezioso che non solo ha innumerevoli utilizzi industriali, ma che viene anche utilizzato per la gioielleria. È anche una riserva di valore universalmente riconosciuta. Sono in molti a conservarlo a questo scopo, incluse praticamente tutte le banche centrali del mondo. I fattori fondamentali di cui tenere conto sono diversi, in quanto si tratta appunto di una materia prima ampiamente scambiata sui mercati e che attrae investitori da tutto il mondo:

  1. L’oro ha dei costi estrattivi sempre maggiori (siamo arrivati a quasi 1.000 dollari l’oncia – 28 grammi circa – negli ultimi periodi). Questo vuol dire che difficilmente riuscirà a stare sotto questo prezzo molto a lungo. Le industrie estrattive a quel punto non avrebbero più interesse ad estrarlo e il prezzo rimbalzerebbe rapidamente;
  2. L’oro ha in genere un andamento anti-ciclico, il che vuol dire che al crescere delle economie mondiali tende a perdere di valore, e tende poi a recuperarlo quando invece si affrontano periodi di crisi;

Tenendo conto di questi due fatti, possiamo orientare in modo congruo i nostri investimenti di breve, medio e lungo periodo.

Argento

Siamo davanti al “gemello povero” dell’oro. Ha grosso modo gli stessi impieghi (industriale, gioielleria, riserva di valore), ma ha un prezzo decisamente inferiore in quanto:

  1. È più economico da estrarre rispetto all’oro;
  2. È meno richiesto dai mercati rispetto all’offerta;
  3. Pur essendo considerato un bene rifugio, ha un andamento anti-ciclico meno spiccato;

Grosso modo comunque quello che abbiamo appena detto per l’oro vale anche per l’argento. Sono da seguirsi comunque in modo separato le notizie di carattere macroeconomico che possono coinvolgere soltanto una delle due materie prime.

Platino

È il metallo più prezioso, in quanto il suo processo di estrazione è decisamente più costoso e complesso. Ha innumerevoli applicazioni industriali e soprattutto è utilizzato sempre di più come riserva di valore, proprio come accade a argento e oro. Il platino è uno degli asset più interessanti del mercato, in quanto oltre ad avere un andamento tipicamente anti-ciclico, vede il suo prezzo agitarsi in relazione anche ad un’offerta decisamente scarsa e a una domanda che segue comunque l’andamento delle principali industrie.

Chi vuole investire in platino dovrà seguire molto da vicino le notizie macroeconomiche che lo riguardano.

Gas naturale e petrolio

Le abbiamo accorpate nonostante vivano una vita propria e diversa. A rendere queste due materie prime simili non è solo lo scopo energetico, ma anche il fatto che a muovere il prezzo contribuiscono in larghissima parte decisioni politiche dei paesi produttori e dei paesi più direttamente coinvolti in questo specifico commercio.

Siamo dunque davanti ad un bene le cui forze della domanda e dell’offerta non sono quelle classiche di mercato. Organizzazioni come l’OPEC (che raccoglie una grossa parte dei paesi produttori) possono influenzare in modo importantissimo il prezzo del petrolio e i principali paesi estrattori di gas (Russia e altri) possono influenzare il prezzo del gas in modo altrettanto importante.

Chi vuole dunque investire in questi due importanti asset, dovrà tenere conto della necessità di seguire con costanza quelle che sono le notizie che arrivano dai principali paesi produttori, notizie che possono arrivare anche all’improvviso e senza alcun tipo di programmazione.

Materie prime alimentari: grano, soia, cacao, caffè

Molti broker ti permettono anche di andare ad investire in materie prime alimentari, come nel caso appunto di grano, soia, caffè, etc.

Qui il discorso da farsi è molto diverso, in quanto:

  1. Al contrario delle materie prime appena descritte, le materie prime alimentari sono deperibili – non si può conservare in eterno il granoturco/mais, la soia, il grano e neanche il caffè;
  2. Si tratta di beni inoltre molto costosi da stockare, il che vuol dire che la produzione di una stagione deve essere venduta in genere entro pochi mesi;
  3. Raccolti scarsi possono modificare concretamente il prezzo di una determinata materia prima anche lungo tempi prolungati;
  4. La domanda a livello mondiale, almeno per determinati beni, continua a crescere più velocemente della crescita produttiva;
  5. Esiste un limite finito di terre che possono essere messe a coltura per ciascuna delle materie prime di cui abbiamo appena parlato.

Muoversi in questo campo dunque vuol dire seguire logiche molto diverse da quelle che abbiamo appena affrontato per le materie prime energetiche e metalliche. Le opportunità sono molto interessanti anche qui, soprattutto per chi riesce a sviluppare un certo fiuto per questo tipo di investimenti.

Puoi fare trading sulle materie prime anche con un broker ESMA

Si può fare trading sulle materie prime anche con un broker ESMA, ovvero con un broker che opera direttamente da una sede Europea. Potremmo dunque chiederci perché prendersi la briga di individuare un broker al di fuori dei confini UE, quando al contrario di quello che accade per le opzioni binarie, le materie prime possono essere trattate senza problemi con un broker con sede in UK o a Cipro.

La questione centrale è quella della leva finanziaria: i broker europei infatti non possono offrirla alta proprio in virtù delle limitazioni imposte da ESMA a tutti i trader online e a tutti i broker europei.

Parliamo di una leva massima sulle materie prime di 1:10, molto bassa anche per avere un’operatività minima e assolutamente inutile per chi fa trading sul breve e brevissimo periodo.

Il primo motivo dunque per scegliere un buon broker NO ESMA anche per fare trading sulle materie prime è questo. Ce ne sono di altri ed è proprio di questo che parleremo nel continuo della nostra guida di oggi.

Per ora ti basti sapere che grazie ai broker NO ESMA, sulle materie prime puoi avere una leva finanziaria anche 10 volte superiore rispetto a quella che viene offerta in Italia, che ti può essere particolarmente utile soprattutto se operi con strategie di brevissimo termine, come ad esempio lo scalping.

Perché una buona leva finanziaria è importante?

Una buona leva finanziaria ti permette di investire al margine, ovvero di andare a moltiplicare il capitale che hai a disposizione per il tuo investimento. Come funziona? Non è molto difficile da capire: quando acquisti materie prime tramite contratti CFD, il broker NO ESMA ti mette a disposizione un sistema automatico che ti permette di coprire effettivamente con il tuo denaro soltanto una parte del tuo investimento.

Nel caso di leva 1:10, vuol dire che dovrai versare 1 euro per ogni 10 euro di contratti che compri – esempio: per un investimento da 1000 euro dovrai metterne a disposizione del broker soltanto 100. Per le leve più alte, come quelle che vengono offerte dai broker NO ESMA, ad esempio 1:50, dovrai coprire con 1 euro ogni 50 investiti, il che vuol dire che per avere in portafoglio un investimento da 1000 euro, dovrai investirne soltanto 20!

Questo sistema dunque moltiplica l’andamento del tuo investimento: se investirai 10 euro con una leva 1:50, il tuo capitale investito subirà fluttuazioni come se ne avessi investiti 500! Un altro esempio può essere ulteriormente chiarificatore: immagina di aver investito con leva 1:30 sull’oro 100 euro, questo vuol dire che ogni euro che investi è moltiplicato in realtà per 30. Se l’oro fa registrare un +2%, in realtà avrai guadagnato il 2% di 100 x 30 = 3.000 euro, ovvero avrai guadagnato 60 euro! Con la leva finanziaria il guadagno del 2% dell’oro si è trasformato in un 60% di guadagno per te che hai investito con leva 1:30.

Un sistema facile da capire, perfettamente integrato e che ti permette di moltiplicare gli investimenti giusti. Occhio però prima di partire con l’investimento con leve finanziarie molto alte – ricordati che questo meccanismo oltre che aumentare i guadagni, aumenta anche le perdite.

Le caratteristiche di un buon broker NO ESMA per investire in materie prime

Passiamo al vivo della nostra guida, cominciando ad analizzare quali sono i fattori di cui tenere conto per scegliere il broker che davvero fa al caso nostro e che davvero può offrirci tutto quello di cui abbiamo bisogno. Non tutti i broker sono uguali e non tutti possono offrirti le condizioni ideali al tuo stile di trading. Tra i criteri più importanti dei quali dovrai necessariamente tenere considerazione abbiamo:

  1. Presenza di una licenza affidabile: le licenze governative e internazionali che abilitano il broker ad operare sui mercati finanziari sono importantissime. Non solo rendono le operazioni legali, ma impongono anche delle pratiche a tutela dell’investitore che sono di fondamentale importanza per la sicurezza dei capitali investiti. Le migliori licenze attualmente disponibili in ambito NO ESMA sono IFMRCC (internazionale) e ASIC (Australia), che garantiscono controlli approfonditi su qualunque tipo di operazione del broker;
  2. Commissioni: devono essere molto basse, soprattutto se quello di cui hai bisogno è un broker che ti permetta di fare tante operazioni di breve termine. Ogni volta che apri e chiudi una posizione ti troverai a pagare una piccolissima commissione (ancora più bassa quando scegli un broker NO ESMA), che dovrai però moltiplicare per il numero di operazioni che hai svolto; pagare troppe commissioni vuol dire rendere la tua strategia perdente anche quando sarebbe vincente. Tutti i broker che ti consigliamo nel corso della nostra guida di oggi offrono profili di commissioni estremamente bassi;
  3. Piattaforma di investimento offerta: che si tratti di una piattaforma proprietaria oppure di un software di terze parti, quanto ti viene offerto per accedere ai mercati deve essere di assoluta qualità. Le migliori piattaforme ti permettono di avere un colpo d’occhio immediato sui mercati, applicare algoritmi di analisi tecnica anche avanzati, integrare segnali e altri tipi di aiuti per l’investimento;
  4. Asset presenti: sia nell’ambito delle materie prime, sia in altri ambiti. Avere pochi asset sui quali investire vuol dire rendere molto più difficile la creazione di un portafoglio differenziato, quello che è la base per avere una strategia completa e vincente, sia sulle materie prime sia per la tua esperienza di trader in generale;
  5. Assistenza: deve essere presente e facilmente reperibile. A poco serve avere una super-piattaforma a disposizione se poi non puoi risolvere i tuoi problemi in pochi secondi con l’aiuto del personale specializzato del broker. Tutti i broker che troverai elencati nel corso di questa guida ti offrono un’assistenza di primissima fascia anche quando sei un investitore che non ha centinaia di migliaia di euro da investire.
  6. Presenza di un conto demo: i broker devono offrirti la possibilità di accedere ad un conto demo gratuito, che ti permetta di utilizzare la piattaforma in modo completo con capitale virtuale. Il conto demo è di fondamentale importanza sia per chi è esperto, sia per chi invece sta muovendo i primi passi e vuole testare la sua prima piattaforma. Non fidarti mai dei broker che non ti permettono di accedere alle piattaforme con un conto demo gratuito. Spesso hanno purtroppo qualcosa da nascondere.
  7. Bonus di benvenuto: i bonus di benvenuto sono l’ultimo dei criteri che abbiamo elencato, perché per quanto interessanti possano essere, non possono in alcun modo modificare la nostra scelta fatta seguendo gli altri 6 criteri. Trovarsi con un bonus anche del 100% a fronte però di piattaforme scadenti, vuol dire rendere comunque vane le nostre possibilità di vincita sui mercati. Anche se alcuni dei broker che andremo ad elencarti più avanti ti permettono di portare a casa dei bonus decisamente interessanti, non è questo il criterio che dovrebbe interessarti in via principale.

Quali sono i migliori broker per investire in materie prime in ambito NO ESMA?

Siamo finalmente alla nostra lista di broker NO ESMA per le materie prime, dei broker che ci permettono di operare sui mercati rispettando quei criteri di qualità dei quali abbiamo parlato nel paragrafo appena concluso.

La selezione che trovi tra poche righe è frutto degli studi approfonditi (e dell’utilizzo) delle suddette piattaforme da parte dei nostri esperti di trading online.

Se ne avrai bisogno, troverai in fondo ad ognuna delle schede descrittive un link che ti porterà alla nostra recensione completa di ciascun broker.

FP Markets: per investire in materie prime con il più conosciuto dei broker australiani

Altro broker molto interessante che arriva dall’Australia è FP Markets, dotato di licenza ASIC e in grado di offrire un gran numero di asset sui quali investire, tra i quali spiccano ovviamente anche le materie prime.

fp markets spread
Lo spread è maggiore sui conti standard e minore sui conti raw, che però prevedono il pagamento di una commissione per l’apertura delle posizioni

FP Markets è un broker che ti permette di avere accesso a tutte le piattaforme più conosciute ed utilizzate a livello mondiale: MetaTrader 4 e 5, le rispettive versioni per dispositivi mobili o comunque accessibili via web, IRESS e un Web Trader di assoluta qualità.

Si tratta di un broker di assoluto livello, adatto sia a chi sta muovendo i primi passi all’interno del mondo del trading, sia a chi invece ha già alle spalle una certa esperienza.

Per aprire un conto dimostrativo su FP Markets visita questa pagina.

FP Markets è un broker specializzato in Forex e Materie Prime – se sono questi gli asset sui quali investi di solito, tienilo assolutamente in considerazione prima di scegliere il tuo prossimo intermediario per il trading online.

Leggi la nostra guida approfondita su FP Markets: Guida completa FP Markets

Go Markets: investimenti con licenza ASIC sulle materie prime

Go Markets è uno dei broker che consigliamo non solo per le materie prime, ma più in generale per ogni operazione di trading online. Si tratta infatti di un broker con licenza ASIC – australiana e tra le più restrittive al mondo – che ti permette di operare su un gran numero di mercati, inclusa una selezione accurata dei migliori titoli sulle materie prime.

Go Markets è un broker molto interessante anche perché ti permette di andare ad investire con MetaTrader 4, la piattaforma più utilizzata dai professionisti a livello mondiale e soprattutto capace di integrare oggi algoritmi di trading semi-automatico, che possono supportarti nello sviluppo delle tue strategie di trading anche nel caso in cui fossi alle prime armi.

Go Markets è un broker ricco di asset (puoi sceglierlo anche per investire in opzioni binarie, Forex, azioni), tra i più conosciuti al mondo e ancora oggi uno di quelli più frequentemente scelti dai professionisti del trading online.

Assolutamente consigliato, al netto forse di un bonus di benvenuto che non è dei migliori. Puoi scegliere inoltre di accedere alle possibilità offerte da questo broker anche con un conto demo gratuito, con 100.000 dollari di capitale virtuale per testare sia le tue strategie che la tua capacità di trading prima di investire con capitale reale.

Leggi la nostra recensione approfondita su Go Markets: Guida completa Go Markets

FinMax: per investire sulle materie prime anche con le opzioni binarie

Passiamo al primo dei broker autorizzati IFMRCC che abbiamo deciso di consigliare sulla nostra testata di approfondimento. FinMax è infatti un broker che gode di questa autorizzazione ormai da diversi anni e che offre condizioni pressoché irripetibili a chiunque decida di diventare cliente di questa piattaforma.

L’interfaccia per gli investimenti è proprietaria ma comunque avanzatissima e ti permette di andare ad investire non solo sulle materie prime in senso diretto, ma anche, volendo, tramite opzioni binarie.

Se questa può essere la tua strada, considera la possibilità di iscriverti appunto a FinMax per le tue prossime operazioni di investimento online. Si tratta infatti di un broker conosciuto e apprezzato da tutti coloro i quali hanno già maturato una certa esperienza nel campo del trading online di materie prime.

Leggi la nostra guida approfondita su FinMax BO: Guida completa Finmax BO

USGFX: il broker australiano specializzato in FOREX e MATERIE PRIME

Chiudiamo la nostra rassegna con USGfx, broker australiano che ha guadagnato il grosso della sua popolarità grazie ad una delle più complete piattaforme a livello mondiale per l’investimento in Forex. Non è però assolutamente da meno la sua selezione di materie prime, con un listino completo che ti permette di investire anche con elva finanziaria elevata su questi importantissimi asset.

USG è un broker forse meno conosciuto degli altri australiani che dominano il mercato, ma continua a guadagnare terreno sul grosso degli intermediari finanziari, grazie ad affidabilità, concretezza e soprattutto grazie a quelli che sono profili di commissioni estremamente ridotti, ideali per chi investe sul breve e brevissimo periodo.

Leggi la nostra guida approfondita su USGFX: Guida completa USGFX

Conclusioni: investire in materie prime con un broker NO ESMA conviene davvero?

Sì. Le commodities sono un mercato davvero ricco di opportunità, che per essere sfruttate però hanno bisogno non solo di capacità di leggere i mercati, ma anche degli strumenti giusti per intervenire.

Oggi i broker NO ESMA offrono rispetto a quelli europei ambienti di investimento più confortevoli, maggiore leva finanziaria e più in generale una maggiore libertà di generare profitti investendo il proprio capitale.

Se non sei ancora sicuro di scegliere questo tipo di broker, testa le possibilità che hanno da offrirti con un conto demo gratuito. Riuscirai a comprendere le enormi potenzialità di questo

Conclusioni: investire in materie prime con un broker NO ESMA conviene davvero?

Sì. Le commodities sono un mercato davvero ricco di opportunità, che per essere sfruttate però hanno bisogno non solo di capacità di leggere i mercati, ma anche degli strumenti giusti per intervenire.

Oggi i broker NO ESMA offrono rispetto a quelli europei ambienti di investimento più confortevoli, maggiore leva finanziaria e più in generale una maggiore libertà di generare profitti investendo il proprio capitale.

Ci sono ottime possibilità anche per chi è alle prime armi: i broker che abbiamo avuto modo di consigliarti nel corso della nostra guida di oggi sono broker che infatti non solo ti offrono tutti gli strumenti necessari per crescere, ma anche delle piattaforme didattiche che ti aiuteranno a diventare, in brevissimo tempo, un trader decisamente più capace.

Come abbiamo visto nell’introduzione, le opportunità offerte dalle materie prime sono semplicemente infinite. Oggi puoi sfruttarle comodamente da casa, con la leva finanziaria che vuoi e soprattutto con tutti gli strumenti che un tempo erano ad esclusivo appannaggio degli investitori professionali.

Dicono gli americani “What a time to be alive“, ed è proprio vero: non ci sono mai stati periodi così fertili e interessanti per noi piccoli e medi investitori.

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